P. Vergerio (1498-1565) e il «Caso Spiera» (1548)

 

Studi di teologia
Nuova serie
Anno X 1998/1
N. 19

 

Introduzione

Quest’anno ricorre il 500° anniversario della nascita di Pier Paolo Vergerio (1498-1565), un personaggio che segnò non solo la storia del nostro paese, ma anche quella di altri e che uno storico come Church non esita a considerare, sotto l’aspetto polemico, il vero successore di Lutero. Il suo lungo itinerario di ricerca che lo vide giurista, nunzio e poi vescovo e che lo portò poi ad abbracciare la fede riformata, rimane emblematico di altri italiani del tempo.
Il “caso Spiera” costituisce un altro anniversario, il 450° (1548). Del suo “caso” si parlò a lungo nel Cinquecento suscitando, come mostra il saggio che segue, molti importanti interrogativi. Come tale può ancora far riflettere chi ha a cuore l’estensione del regno di Dio anche nel nostro tempo. L’idea di un’adesione integrale e senza ambivalenze al Dio della Scrittura non appare particolarmente consono al pensiero debole che caratterizza la postmodernità, ma la vicenda di Spiera può forse ancora offrire qualche spunto di riflessione a chi continua a dichiarare di credere nei valori del Dio rivelato, ma non sembra sempre impegnato a sostenere tali valori.
La duplice ricorrenza, 500° e 450°, merita attenzione e la nostra rivista ritiene che ciò vada ricordato. Non si tratta di fare ricerca storica pura e semplice, ma di riconoscere un legame e porsi certi interrogativi. Non solo perché la ricerca neutrale non esiste, ma anche perché la fede cristiana è cosa troppo seria per accontentarsi di una lettura delle sue vicende ponendosene a distanza. Gli evangelici sanno di collocarsi in una tradizione che ha avuto in tutti i tempi i suoi testimoni ed i suoi martiri e tra Vergerio e Spiera, rivestono una vera importanza.


Sommario

Articoli

  • Daniele Walker, “Pier Paolo Vergerio (1498-1565) e il <<Caso Spiera>> (1548)”

Documentazione

  • “L'istoria del Spiera”

Segnalazioni bibliografiche