Una storia breve (1978-1998)

 

Studi di teologia
Nuova serie
Anno X 1998/2
N. 20

 

Introduzione

Studi di teologia ha venti anni: 1978-1998! L’annuncio non può passare inosservato. Il piccolo mondo evangelico può rallegrarsi che una rivista siffatta possa giungere ad un simile traguardo. La piccola storia del mondo evangelico passa anche di qui. È forse una buona occasione per fare il punto. Prima di tutto per ringraziare il Signore che ha suscitato una simile idea e che nella Sua provvidenza ha permesso che l’iniziativa andasse avanti per tutti questi anni. Senza grandi strutture, ma con una chiara convinzione della propria vocazione e dei bisogni della testimonianza, Sdt ha cercato di rispondere in modo evangelico. In secondo luogo, vent’anni sono l’occasione per raccogliere e ascoltare le osservazioni che possono giungerci da altri. Anche se non abbiamo mai esitato a confessare la nostra identità, ci sembra utile ascoltare come altri ci hanno visto o ci vedano. Il sottotitolo della rivista riproduce il testo: “Acquita la verità e non la vendere” (Pr 23,23) e suggerisce l’idea di un costante lavoro per la fedeltà al Dio rivelato. In terzo luogo venti anni sono anche l’occasione per riflettere sulle prospettive che devono continuare ad ispirare il servizio della rivista. Studi di teologia dovrà continuare a proporre una riflessione rigorosa e viva nella pienezza del messaggio evangelico. La memoria non esclude la presenza. Una minoranza come quella evangelica italiana può vivere solo se è consapevole di sé e dei valori che la fondano e può essere significativa solo se è attenta e capace d’interagire con ciò che accade intorno. Studi di teologia deve continuare a proporre un discorso in cui sia realmente confessata la signoria di Cristo, in ogni ambito ed evitare di scivolare nell’astrattezza e nella parzialità della fede. La rivista dovrà dunque continuare a sottolineare l’esistenza di un riferimento totale per il pensiero e la vita, un riferimento che non si trova nella coscienza dell’individuo, né in un cielo remoto, né nello sviluppo del mondo, ma nella Parola scritta interpretata per lo Spirito nell’analogia della fede. La rivista dovrà continuare a promuovere una cultura nel senso più ampio del termine, mostrare cioè come l’Evangelo abbia conseguenze a tutto campo anche se qualcuno vorrebbe forse relegare la fede nella penombra delle chiese e del privato. Pur con la consapevolezza dei suoi inevitabili limiti, Sdt, dovrà continuare a interpretare nel nostro tempo e nella nostra società tale fermento per la sola gloria di Dio e l’estensione del suo regno.


Sommario

Articoli

  • Valerio Bernardi, “Vent'anni dopo: una rivisitazione”

  • Gino Conte, “Una dignità culturale”

  • Gioele Corradini, “Sotto la signoria di Cristo”

  • Augusto Lella, “Una palestra per crescere”

  • Antonio Ramirez, “Un impegno per la centralità della Parola di Dio”

  • Sergio Rostagno, “Universalità e laicità nella teologia protestante”

  • Aldo Moda, “Che cosa ho imparato leggendo "Studi di teologia"”

Rassegne

  • Tonino Racca, “Note per una storia delle riviste evangeliche in Italia (1978-1998)”

Studio critico

  • Leonardo De Chirico, “Ad fontes. Le dichiarazioni del movimento evangelicale”

Segnalazioni bibliografiche