Ricchezze della teologia dell’alleanza

 

Studi di teologia
Nuova serie
Anno XXX 2018/1
N. 59

 

Introduzione

Dedicare un fascicolo alla teologia dell’alleanza può sembrare un contributo fuori luogo rispetto ai temi pressanti della testimonianza evangelica in questo scorcio d’inizio secolo liquido e stanco: la sfide dell’evangelizzazione, la pressione della secolarizzazione, le sirene dell’ecumenismo, le esigenze della formazione. Ognuno potrà aggiungere altre e legittime istanze pressanti. Ad uno sguardo superficiale, la teologia dell’alleanza può apparire un discorso astruso per addetti ai lavori. Spero che la lettura del fascicolo sfaterà tale percezione.

Il patto è un tema centrale e portante del messaggio biblico.[1]  L’antico e il nuovo patto sono le sequenze, precedenti e seguenti l’opera di Gesù Cristo, di un’unica modalità di relazione tra Dio e il mondo. All’interno della teologia riformata è stata sviluppata l’idea di una teologia federale, una comprensione della Rivelazione basata cioè sulla categoria dell’alleanza (foedus) tra Dio e l’uomo. Dio intrattiene un rapporto con l’uomo attraverso un patto con lui/lei e tale stipulazione è rintracciabile ovunque nell’esistenza creata. L’alleanza che Dio stabilisce con l’uomo è un patto che rende l’uomo libero e responsabile, un patto che prevede delle prerogative di cui beneficiare e delle condizioni da rispettare, oggi diremmo dei diritti e dei doveri.

I dettagli del patto vanno approfonditi. Le sue continuità e discontinuità interne vanno tenute presenti.[2] Le sue implicazioni per la salvezza, la vita della chiesa, la testimonianza pubblica vanno esplorate, assimilate e prolungate.  Si aprirà un compito ricco e promettente per la teologia evangelica a cui questo fascicolo vuole dare un contributo. Transitare dal fuoco del patto divino alle implicazioni pattizie per la vita cristiana è un compito in cui c’è ancora molto da fare.[3] La visione pattizia della vita cristiana rimane ancora pressoché inesplorata, soprattutto, come è il caso dell’Italia, dove l’evangelismo e la cultura in generale non si sono nutriti di categorie pattizie. Questo è un imperativo improcrastinabile.

La teologia evangelico-riformata ha al suo cuore la visione di Dio uno e trino, sovrano, eterno, glorioso e amorevole, unito in Sé stesso da un patto di redenzione, e attivo fuori di sé per attuare un patto di grazia. Egli è un Dio dell’alleanza. La Scrittura è il libro dell’alleanza. Dio è affidabile perché è il Dio dell’alleanza. Su di Lui si può contare perché gli impegni di Dio sono stabili. Sulla sua Parola si può rischiare perché è veritiera. Sui suoi propositi si può investire perché reggono le tensioni della storia. Il suo mandato ha l’autorizzazione pattizia affinché lo si attui nella forza dello Spirito Santo. Tutto della visione cristiana trasuda un’imprescindibile dimensione pattizia. Che questo “testamento” trovi interpreti leali, integri e credibili che sognino e lavorino per una riforma della chiesa e della cultura ad onore e gloria del Dio dell’alleanza.

[1] Per una prima introduzione, cfr. la voce “Patto”, Dizionario di teologia evangelica, a cura di P. Bolognesi, L. De Chirico, A. Ferrari, Marchirolo, EUN 2007, pp. 540-542.
[2] Cfr. P. Bolognesi, “La via di salvezza nell’AT. Tra dispensazionalismo e teologia dell’alleanza”, Studi di teologia NS III (1991/2) N. 6, pp. 144-161.
[3] Anche un’opera seria come quella di M. Horton, Introducing Covenant Theology, Grand Rapids, Baker 2006 si ferma sulla soglia dell’esplorazione del patto nella Bibbia e in alcuni campi dottrinali, ma non dice granché sulle implicazioni etiche, politiche e culturali della teologia dell’alleanza. La molta letteratura esistente sulla teologia dell’alleanza è spesso affetta da questo riduzionismo.


Sommario

Articoli

  • Leonardo De Chirico, “La raggiera culturale della teologia dell’alleanza”

  • Micah Renihan e Samuel Renihan, “Teologia del patto e teologia biblica”

  • Pascal Denault, “Dal patto delle opere al patto di grazia”

  • Samuel Renihan, “Teologia del patto e battesimo dei credenti: 14 tesine”

Studio critico

  • Nazareno Ulfo, “La teologia del patto tra continuità e discontinuità”

  • Arcadio Pisano, “Per un’apologetica pattizia”

Segnalazioni bibliografiche

  • M.W. Goheen (ed.), Reading the Bible Missionally (L. Dalla Pozza) 58

  • J.-R. Moret, Christ, la loi et les alliances (P. Bolognesi) 58

  • H. Blocher, Peccato originale (P. Bolognesi) 60

  • P. Cacciapuoti, La natura del peccato originale (P. Bolognesi) 60

  • C. Theobald, Spirito di santità (L. De Chirico) 63

  • J.D. Payne, Nello splendore della santità (G. Cortese) 65

  • E. Fiume, Giovanni Calvino (P. Bolognesi) 66

  • S. Coram-Mekkey et C. Chazalon, Registres du Conseil de Genève (G. Emetti) 67

  • L. De Chirico, Maria (C. Lamberti) 68