Karl Barth 1886-1986
Introduzione
Nel 1986 ricorrono, come molti lettori sanno, diversi anniversari, ma il 1886 fu anche l’anno di nascita di Karl Barth (1886-1968). Nel centenario della sua nascita non sembra inopportuno riprendere alcune linee fondamentali della sua opera. Diversi motivi hanno contribuito a questa scelta. Prima di tutto Barth ha influenzato la situazione teologica di quest’ultimo secolo come nessun altro teologo fino ad ora. Per questo egli rimane inquietante anche per chi vorrebbe evitarlo. Le migliaia di titoli che figurano nei repertori bibliografici (3467 titoli nel primo volume di un catalogo pubblicato in Svizzera cui dovrebbero farne seguito altri due) testimoniano l’interesse che il suo pensiero ha suscitato nel ventesimo secolo. Secondariamente egli è stato uno dei combattenti più significativi dell’imperante liberalismo degli inizi del secolo. La sua storia personale rispecchia in modo generale la storia teologica di una generazione. La sua opera è così spesso una opera di redazione la cui natura è determinata dagli oppositori del momento. Terzo ha contribuito a risvegliare un notevole interesse per la Scrittura. Anche se la sua ottica non si può collocare nell’area della teologia evangelica, egli ha considerato la sua teologia come teologia della Parola di Dio. Quarto ha sollecitato con i suoi scritti una rivisitazione delle opere dei Riformatori anche se il suo pensiero non si può rigorosamente iscrivere nella scia della teologia riformata classica. Quinto ha avuto il grande merito di collocare nuovamente al centro dell’attenzione le questioni più fondamentali della dottrina cristiana senza perdersi in questioni di carattere periferico. Sesto ha sviluppato un sistema teologico che passerà alla storia della teologia per la sua qualità e imponenza. Settimo il suo pensiero è in molti casi stato sdegnosamente respinto senza un’adeguata riflessione critica. Ottavo, il suo pensiero tende a diffondersi ora anche in certi ambienti evangelici senza che ci si renda ben conto di quello che esso significa. Nono, la pubblicazione recente di alcune sue opere o di altre sul suo pensiero inducono alcuni (P. Sequesi; G. Cristaldi) a chiedersi se non si debba parlare di un ritorno a Barth.
Questi motivi sembrano sufficienti per legittimare questa scelta. Ci si avvicinerà quindi a Barth con molto rispetto. Da un simile teologo c’è sempre da imparare anche se una tale impresa è rischiosa per persone insufficientemente preparate. In ogni caso gli interrogativi che Barth pone anche agli evangelici non possono essere scavalcati facilmente.
Sommario
Articoli
Geoffrey W. Bromiley, “Introduzione alla teologia di Karl Barth”
Klaas Runia, “La dottrina della Scrittura secondo Karl Barth”
Pietro Bolognesi, “La dottrina della predestinazione secondo Karl Barth”
Fred H. Klooster, “La dottrina della riconciliazione secondo Karl Barth”